Liste di attesa azzerate per la Radioterapia Oncologica Chieti
Liste di attesa azzerate
per la Radioterapia Oncologica Chieti
per la Radioterapia Oncologica Chieti

Una buona notizia, anzi ottima, sul fronte delle patologie tumorali. I tempi di attesa del Reparto di Radioterapia Oncologica di Chieti per i trattamenti radioterapici dei pazienti oncologici si sono completamente azzerati.
L'ambizioso obiettivo è stato raggiunto con l'entrata in funzione a pieno regime del secondo macchinario Elekta Versa Hd HD, che si è aggiunto all’apparecchiatura Elekta Synergy e ha permesso il ritorno, dopo due anni, ai doppi turni lavorativi 8.00-14.00 e 14.00-20.00 su entrambi i macchinari di ultimissima generazione. In tal modo tutte le patologie oncologiche possono essere prese immediatamente in carico per l’inizio dei cicli di Radioterapia.
“Le patologie oncologiche sono tempo-dipendenti, e questi trattamenti rappresentano terapie salvavita - sottolinea il Prof. Domenico Genovesi, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Radioterapia Oncologica di Chieti - Per questa ragione era importante azzerare le liste di attesa e consentire ai pazienti di eseguire le terapie radianti con tempo zero rispetto alla prima visita. Queste tempistiche veloci ci consentono non solo di essere estremamente rapidi nell’esecuzione ma anche di allargare la platea di pazienti che possono essere presi in carico, unitamente alla migliore qualità possibile dei trattamenti radianti. L’impiego di tecniche di Radioterapia ad Intensità Modulata (IMRT), Radioterapia Guidata dalle Immagini (IGRT), trattamenti di Radioterapia Stereotassica Encefalica e Corporea, tecniche di controllo costante del movimento respiratorio durante le sedute di Radioterapia garantiscono i migliori trattamenti possibili per tutti i pazienti. Inoltre, le nuove frontiere delle nuove conoscenze radiobiologiche, unitamente alla balistica sempre più precisa della moderna tecnologia, grazie all’impiego di tecniche di Fusione di Immagini diagnostiche (TC, RM e PET/TC), ci consentono di utilizzare cicli di Radioterapia che hanno una durata molto più breve, dalle 5 sedute a 20 sedute in media, permettendo un minor numero di accessi del paziente al Centro e nello stesso tempo un maggior turnover, con ulteriore impatto positivo sulle liste di attesa. Ed ancora, la ridefinizione di un team di Fisica Sanitaria completamente dedicato alla Radioterapia, diretto dal Dr. Alessandro Di Siena, ha dato ulteriore velocità e solidità a tutta l'Unità operativa. Inoltre la dotazione storica di un Day Hospital interno al Reparto, che permette di eseguire le terapie concomitanti farmacologiche alla Radioterapia e l’utilizzo di tutti i nuovi farmaci a bersaglio molecolare ed immunoterapici, completa tutta la gamma di terapie possibili per i pazienti; un percorso che ugualmente si giova dell'azzeramento dei tempi di attesa. Un ringraziamento particolare all’Azienda Sanitaria Lanciano-Vasto-Chieti per gli investimenti sostenuti, che hanno permesso questo nuovo importante assetto e restituito maggior vigore a un Centro a valenza Universitaria impegnato anche sul fronte della ricerca. Un settore, quest'ultimo, che possiamo ora coltivare ancora meglio, e sappiamo quanto gli studi e la scienza siano importanti nel miglioramento continuo delle cure ai nostri pazienti”.
Il Reparto di Radioterapia Oncologica di Chieti, che lo scorso anno ha compiuto il suo 50° anniversario (1972-2022) è da sempre Centro di riferimento Oncologico Regionale per la Radioterapia e dal 2001 è sede della Scuola di Specializzazione in Radioterapia Oncologica per la formazione di giovani Medici Radioterapisti.
I recapiti di pubblico interesse per prenotare Visite di Radioterapia sono i seguenti:
0871-358244; Numero verde 800827827 (solo da rete fissa); Numero unico 0872226 (solo da rete mobile).
Vasto, in ospedale è arrivata la nuova risonanza magnetica

E’ giunta questa mattina all’ospedale di Vasto la nuova risonanza magnetica che, una volta installata, sostituirà la precedente, ormai obsoleta apparecchiatura che ha compiuto ben 23 anni. Si tratta di una Siemens 1.5 Tesla di ultima generazione, requisito fondamentale per una diagnosi accurata e precisa.
«Con la nuova macchina - spiega il direttore della Radiologia di Vasto, Maria Amato - ovviamente continueremo a fare esami di neuroradiologia e sull’apparato osteoarticolare, ma potremo anche estendere l’osservazione ad altri distretti, in particolare all'addome e al cuore. Completeremo in tal modo un percorso che avevamo già avviato con le coronaro-TC, costituendo di fatto un centro di studio dedicato alle patologie del cuore. In questo percorso di crescita potremo avvalerci della consolidata sinergia con l’istituto di Radiologia dell’ospedale di Chieti, diretto dal professor Massimo Caulo».
Per l’acquisto della risonanza magnetica la Asl Lanciano Vasto Chieti ha investito 700mila euro, ai quali si aggiungono 400mila euro per i lavori di sostituzione e ristrutturazione dei locali che ospitano le apparecchiature, in corso da luglio e, secondo programma, destinati a essere completati a fine ottobre. Una volta terminata l’installazione si passerà alla formazione dei radiologi e all’avvio degli esami sui pazienti.
L’azienda ha così mantenuto l’impegno assunto dal direttore generale, Thomas Schael, durante il periodo più complicato della pandemia. Una volta completata l’installazione a Vasto, si passerà a eseguire i lavori all’ospedale di Lanciano per installare un’identica risonanza magnetica che la Asl ha acquistato anche per i pazienti del “Renzetti”.

Asl Chieti: "Non c'è spazio per altri Oss,
ne abbiamo assunti più di 500

“Un’Azienda sanitaria non vive di soli Oss, e noi ne abbiamo assunti più di 500, un numero adeguato alle nostre necessità. Dopo anni di vuoto è stato fatto un concorso e c’è una graduatoria alla quale attingere”. Sono le parole del Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, il quale interviene per chiarire i termini della vertenza in atto con alcune Organizzazioni sindacali in merito alla prossima scadenza dei 131 contratti a tempo determinato.
“Per garantire i servizi nelle precedenti gestioni dell’Azienda il personale era stato acquisito con procedure piuttosto discutibili - prosegue Schael - in attesa di un concorso che permettesse assunzioni a tempo indeterminato. Adesso abbiamo finalmente una graduatoria dalla quale attingere e viene utilizzata, perché i contratti a tempo indeterminato danno stabilità all’organizzazione e serenità ai lavoratori. La nostra è una Asl che ha fatto del contrasto al precariato una priorità, e le procedure di stabilizzazione portate a termine per tutte le categorie professionali, e sottolineo tutte, lo dimostrano. Vale anche per gli Oss, ne abbiamo assunti più di 500 e saturato così il nostro fabbisogno. Le azioni intraprese, in termini di politiche del personale, dimostrano che questa Direzione non può essere tacciata di condotte lesive della dignità e del rispetto dei lavoratori tutti, senza privilegiare alcuna categoria. Lo stesso atteggiamento pare non propriamente rintracciabile nella rivendicazione sindacale di questi giorni, che spingendo oltre misura sull'acceleratore degli Oss disegna, di fatto, una Asl tutta a trazione Oss, perché questo comporterebbe la sollecitata rimodulazione del fabbisogno.
Abbiamo saturato la capienza aziendale con l'assunzione degli operatori socio sanitari vincitori di concorso, pertanto alla scadenza della proroga al 30 settembre non c'è margine per tutt i 131 con contratto a tempo determinato; di questi 39 maturano i requisiti per la stabilizzazione a quella data, 75 al 31 di ottobre e 17 al 30 novembre. Per questi lavoratori non esiste in Azienda al momento possibilità d'occupazione, sia per la copertura delle reali necessità assistenziali che per limite dei tetti di spesa. Anche perché le stabilizzazioni possono essere riferite al 50% del personale da reclutare, il che comporterebbe il raddoppio complessivo delle unità da assumere. In buona sostanza per stabilizzarne 131 dovremmo assumerne complessivamente ulteriori 262. Ne avremmo in totale più di 750 su un totale di 5 mila dipendenti, e, come si diceva all'inizio, la nostra sarebbe un'Azienda fatta di Oss”.
Il punto sul lavoro somministrato. Sempre alla data del 30 settembre sono in scadenza anche i 104 da lavoro somministrato: si tratta di lavoratori che rientrano nelle cosiddette “Clausole sociali” delle ex cooperative, di cui è importante riassumerne in poche righe la storia. In anni passati la Asl, non disponendo di graduatorie utili per assunzioni, per garantire i servizi aveva fatto ricorso alle cooperative, tra cui Sirio e Azzurra, che pesava sul bilancio Asl per 9 milioni l’anno. Alla scadenza dell’ennesima proroga era stata scelta l’opzione del personale somministrato, tramite la società Manpower, vincitrice di una regolare gara d’appalto, che aveva assorbito 225 lavoratori delle cooperative per assicurare continuità ai servizi. L’accordo contrattuale era stato sottoscritto, a far data dal 1° dicembre 2021, per un periodo di 4 mesi, e comunque per il tempo necessario alla definizione delle procedure per l’assunzione diretta degli Oss. Il contratto, come evidente, è stato poi prorogato poiché la graduatoria del concorso portato a termine in forma aggregata dalla Asl di Teramo è stata sbloccata solo di recente. Al momento si è in attesa di confronto con le Organizzazioni sindacali per trovare soluzioni adeguate alla questione.
Infermieri e Oss, maxi assunzione per le Aree interne:
Schael: "Prime risposte per il territorio"

Il finale d’estate porta buone notizie al territorio della provincia di Chieti, che per la prima volta fa l’asso pigliatutto in tema di assunzioni. La Direzione Asl ha ufficializzato con delibera l’ulteriore scorrimento della graduatoria del concorso per infermieri per destinarne 29 ai servizi territoriali, a cui si aggiungono anche 8 Oss. Si tratta di un primo intervento sul fronte dell’assistenza nelle Aree interne, che, com’è noto, soffrono delle carenze della medicina generale a causa delle gravi difficoltà nel reperimento di professionisti da convenzionare per la copertura delle sedi di montagna.
I 29 infermieri che la Asl assume sono destinati a Gissi (2), Castiglione M.M. (1), Carunchio (1), Torrebruna (1), Roccaspinalveti (1), Pizzoferrato (2), Villa S Maria (1), Lama dei Peligni (1), Torricella Peligna (1), Casoli (3), Palena (1), Paglieta (1), Gamberale (2), mentre il Presidio di assistenza di Atessa ne avrà 11 per l’attivazione dell’Ospedale di comunità. I nuovi assunti andranno nei Distretti là dove presenti e in ambulatori dedicati negli altri paesi, un po’ pionieri di quell’attività che troverà la massima espressione nelle Case di comunità finanziate con fondi Pnrr, i cui lavori avranno inizio entro fine anno.
“Questa è solo una prima risposta che intendiamo dare alle Aree interne - tiene a precisare il Direttore generale della Asl Thomas Schael - provate da anni di abbandono e colpite più duramente della costa dalla carenza di medici. Gli infermieri che andiamo a collocare nei servizi territoriali saranno comunque un nuovo punto di riferimento per le comunità locali, perché hanno il compito di prestare assistenza per tutto ciò che attiene alle loro competenze, nonché fornire un aiuto in tema di prenotazioni, prevenzione e bisogno della persona in tema di salute. Tali figure saranno integrate e in ruolo di primo piano nel modello di sanità territoriale che stiamo mettendo in piedi e che avranno come fulcro le Case di comunità”.
Le assunzioni a tempo indeterminato degli infermieri territoriali, a cui si aggiungono altri 9 in sostituzione di altrettante unità decadute, sono operate nel rispetto del limite di spesa per il personale previsto negli indirizzi regionali per la redazione degli strumenti di programmazione delle Asl per il triennio 2023-2025, e sono ricomprese nel Piano triennale dei fabbisogni. Si riferiscono a figura professionale che svolge funzioni e compiti indispensabili per le esigenze aziendali, e, come detto, è stata utilizzata la graduatoria del concorso, con scorrimento fino al 238° posto.
Villa S.Maria, lavori al Distretto:
E la Radiologia si rinnova

"Le attività saranno preservate - ha detto Schael - anche se ubicate diversamente e magari concentrate in spazi più ristretti. Ma qualche minimo disagio potrà essere sopportato in vista dell'obiettivo da raggiungere, che darà al territorio una struttura totalmente rinnovata e funzionale, un nuovo punto di riferimento per i cittadini in tema di assistenza primaria e specialistica".
Nell’occasione è stata anticipata la notizia dell’acquisto del nuovo telecomandato, l’apparecchio di radiologia tradizionale che va a sostituire quello attualmente in uso, assai datato. L’obiettivo è migliorare la qualità diagnostica del Distretto di Villa mantenendo il numero di esami eseguiti, pari a circa 2.500 mila l’anno, come confermato anche dalla responsabile della Radiologia Territoriale Orietta Pelliccioni presente all’incontro.
La Asl investirà circa 100 mila euro per il rinnovo della tecnologia, attingendo la somma dal bilancio 2024.
Contestualmente sono state pubblicate le ore per la specialistica ambulatoriale, bandite per sostituire medici andati in pensione o trasferiti in altra sede. “Ho chiesto agli uffici di confermare tutte le specialità - ha aggiunto Schael - con la stessa dotazione oraria, perché la garanzia della salute nelle Aree interne non è in discussione, non lo è mai stata, ed è uno dei temi ai quali la nostra Azienda sta dedicando maggiore attenzione. Purtroppo facciamo i conti con la grave carenza di medici che affligge il Sistema Sanitario, che rende più difficile il reclutamento di professionisti da destinare ai servizi nell’entroterra, ma il nostro impegno è totale per garantire i livelli di assistenza di sempre”.
Nelle prossime settimane la struttura di Villa Santa Maria subirà una riorganizzazione degli spazi e delle attività al fine di consentire l’avvio dei lavori per la Casa di comunità con fondi PNRR.
Schael a Castiglione M.Marino:
"Investiamo sull'emergenza, 118 con medico e seconda ambulanza fuoristrada"

Un patto con il Comune e il servizio di emergenza a Castiglione Messer Marino raddoppia. Questa la novità scarturita nel corso di un incontro che si è svolto presso il locale Distretto a cui hanno preso parte il Direttore generale della Asl Thomas Schael, il Sindaco Silvana Di Palma, il Direttore del Servizio Trasfusionale Territoriale Pasquale Colamartino e dirigenti dei Servizi Asl coinvolti nella riorganizzazione.
“La mia attenzione alle Aree interne è massima - ha esordito Schael - Qui non è in discussione la presenza del medico al 118 che continua a essere garantita pur nella difficoltà di reperire professionisti. Ma una riflessione sulla specificità del luogo, caratterizzato da uno stato disastroso delle strade, piene di buche e lasciate in una condizione pietosa che incide in modo importante sui tempi del soccorso in urgenza, suggerisce di rafforzare il servizio con una seconda ambulanza di tipo B. Si tratta di un mezzo attrezzato con barella e molto agile, che può essere impiegato efficacemente in luoghi meno accessibili, in caso di infortunio o malore in campagna come nei boschi. Ho verificato di persona che i tempi di percorrenza delle ambulanze in questo territorio sono pesantemente condizionati dalla viabilità, oltre che dalla posizione dei paesi, pertanto attivare un secondo mezzo con altre caratteristiche rappresenta un passo importante nella difesa della salute di queste comunità”. L’investimento, di circa 100 mila euro, sarà inserito nel bilancio 2024.
Il Comune è stato chiamato in causa per realizzare un garage nel quale mettere al riparo i due mezzi dell’emergenza, quello attualmente in uso e il nuovo che arriverà il prossimo anno, e una rampa di collegamento che permetta al Servizio 118 di traslocare al secondo piano del Distretto, dove sarà ubicato anche il Centro Raccolta Sangue Avis. Entrambe le attività sono attualmente collocate al piano terra, destinato ad accogliere la Casa di Comunità con servizi dedicati all’assistenza primaria, diagnostica e prevenzione. Il trasferimento di altre attività, dunque, è obbligato, ma gli spazi a disposizione nella struttura di via De Gasperi consentono una riorganizzazione efficiente, grazie anche al contributo del Comune, che si farà carico delle opere richieste per garantire piena funzionalità al Servizio 118. A fine settembre il via ai lavori per la Casa di comunità. Il Sindaco ha assicurato piena collaborazione, nella convinzione che una sinergia tra istituzioni sia per le popolazioni locali la migliore garanzia per dare risposte, in tema di salute, alle aree interne penalizzate da una condizione orografica che rende difficile l’accesso ai servizi.