I Carabinieri della Tutela Forestale e dei Parchi in azione per garantire la legalità nell’utilizzo di fondi pubblici - Radio Villa Centrale

Villa Santa Maria. I Carabinieri della Tutela Forestale e dei Parchi in azione per garantire la legalità nell’utilizzo di fondi pubblici - Radio Villa Centrale

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Villa Santa Maria. I Carabinieri della Tutela Forestale e dei Parchi in azione per garantire la legalità nell’utilizzo di fondi pubblici

I Carabinieri della Tutela Forestale e dei Parchi in azione per garantire
la legalità nell’utilizzo di fondi pubblici  
L’azione di contrasto agli illeciti percepimenti di fondi dell’Unione Europea, erogati a sostegno del comparto agricolo, coordinata dai Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e condotta dai Militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Villa Santa Maria (CH), ha portato di recente alla denuncia presso la Procura Europea EPPO (European Public Prosecutor’s Office) di 2 imprenditori agricoli, operanti in diverse aree del territorio regionale, che si sono resi responsabili dei reati di “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” (art. 483 CP) e di  “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche“ (art. 640 bis CP), puniti entrambi con la reclusione, rispettivamente fino a 2 anni e da 2 a 7 anni.
Secondo quanto accertato dai Carabinieri Forestali, gli agricoltori attestando falsamente la disponibilità di terreni di proprietà dello Stato, nonché il possesso di requisiti soggettivi ed oggettivi previsti per la presentazione delle domande di aiuto, hanno indotto in errore le Agenzie per l’erogazione dei fondi in agricoltura, ottenendo così indebiti finanziamenti, previsti dalla Politica Agricola Comune (PAC), per complessivi 100 mila euro e causando un grave danno al patrimonio pubblico.
I controlli in questo settore, delicato e potenzialmente permeabile a frange della criminalità organizzata, rientrano tra le attività istituzionali del Comando Carabinieri Unita Forestali e Agroalimentari col duplice obiettivo di consentire, da un lato, un utilizzo trasparente ed efficiente dei finanziamenti nazionali e comunitari, arginando efficacemente la diffusione dell’illegalità e dall’altro di salvaguardare gli imprenditori ed i cittadini onesti.

Controlli sulla peste suina africana: sequestrati 80 chili di carne non tracciata, multato un ristoratore.
Blitz dei carabinieri forestali a Pizzoferrato: nei congelatori di un ristorante sarebbe stata rinvenuta carne di origine sconosciuta pronta per essere somministrata carne non tracciata nei congelatori di un ristorante, scatta la sanzione per il titolare. Nell’ambito dei controlli sull’eradicazione della peste suina africana (PSA), i militari della stazione carabinieri forestale di Villa Santa Maria hanno sottoposto a sequestro amministrativo circa 80 chili di carne di carne non tracciabile a Pizzoferrato. Nei confronti del ristoratore è stata elevata una sanzione amministrativa per complessivi 1.500 euro.
I militari, nel corso di attività previste dall’ordinanza n. 4/2023 del commissario straordinario alla PSA, che ha disposto l’intensificazione dei controlli anche sulla carne di cinghiale e prodotti derivati, avrebbero rinvenuto nei congelatori carni di origine sconosciuta, pronta per essere somministrata al consumatore.
“È fondamentale che sia garantita la tracciabilità della filiera – sottolinea il comandante, tenente colonnello Tiziana Altea - ancor più perché l'andamento della peste suina africana nel territorio nazionale appare discontinuo e caratterizzato da focolai puntiformi e la trasmissione dell'infezione può avvenire anche attraverso le derrate alimentari di origine suina, in particolare, commercializzate fuori dai circuiti legali senza le dovute garanzie di origine e salubrità dei prodotti”.
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